NEWS Archivi - Auto&Design https://autodesignmagazine.com/category/news/ Auto & Design Magazine Wed, 30 Apr 2025 07:25:28 +0000 it-IT hourly 1 VOLKSWAGEN PRESENTA TRE CONCEPT CAR AL SALONE DI SHANGHAI https://autodesignmagazine.com/2025/04/volkswagen-presenta-tre-concept-car-al-salone-di-shanghai/ Wed, 30 Apr 2025 07:25:28 +0000 https://autodesignmagazine.com/?p=69990 Volkswagen ha presentato tre concept car al Salone di Shanghai. Le tre vetture segnano la volontà di continuare la strada tracciata dalla ID.Code, prototipo svelato a Pechino nel 2024. I tre modelli sono stati sviluppati da Volkswagen insieme ai suoi partner cinesi: la ID. Aura con FAW, la ID. Era con Saic e [...]

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Volkswagen ha presentato tre concept car al Salone di Shanghai. Le tre vetture segnano la volontà di continuare la strada tracciata dalla ID.Code, prototipo svelato a Pechino nel 2024. I tre modelli sono stati sviluppati da Volkswagen insieme ai suoi partner cinesi: la ID. Aura con FAW, la ID. Era con Saic e la ID. Evo con Anhui. Le showcar anticipano una nuova generazione di veicoli a zero emissioni pensati per il mercato cinese e rientrano nella strategia di lancio di 30 nuovi modelli in arrivo sul mercato asiatico entro la fine del 2027.

L’ID. AURA di FAW-Volkswagen è il primo concept basato sulla Compact Main Platform (CMP) che Volkswagen ha progettato appositamente per il mercato cinese. Grazie all’elevata capacità di calcolo basata sull’intelligenza artificiale, il sistema di guida altamente automatizzata utilizzato su questa piattaforma alza il livello di comportamento di guida intelligente e naturale. La concept è stata sviluppata in particolare per clienti attenti al prezzo, combinando tecnologia moderna e design dinamico. Un concetto UI/UX simile a quello di uno smartphone è integrato nella console centrale del veicolo, mentre l’assistente umanoide basato sull’intelligenza artificiale consente di controllare l’infotainment.

L’ID. EVO si rivolge ad acquirenti giovani desiderosi di distinguersi dalla massa. Basata su una piattaforma con architettura a 800 volt, la ID. EVO è il primo SUV full-size completamente elettrico della famiglia ID. UNYX di Volkswagen. Il veicolo concept è dotato di un’architettura elettronica ad alte prestazioni che non solo facilita un’ampia gamma di nuovi servizi digitali, ma amplia anche l’esperienza del cliente con aggiornamenti over-the-air.

L’ID. ERA è uno spazioso Suv full-size con tre file di sedili, offre un’anteprima del primo modello Volkswagen dotato di tecnologia range extender. Un generatore alimentato a carburante carica la batteria durante la guida e fornisce un’autonomia supplementare di oltre 700 chilometri. Insieme ai 300 chilometri di autonomia in modalità elettrica, la concept car può quindi percorrere più di 1.000 chilometri.

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MILANO DESIGN WEEK, VIAGGIO NELL’ARTE ATTRAVERSO L’AUTO https://autodesignmagazine.com/2025/04/milano-design-week-viaggio-nellarte-attraverso-lauto/ Sun, 27 Apr 2025 20:28:17 +0000 https://autodesignmagazine.com/?p=69887 Passato, presente e futuro, arte come espressione della filosofia stilistica e design in evoluzione. Sono le tematiche trattate e celebrate dalle installazioni e dagli eventi di alcune Case automobilistiche nella grande e suggestiva cornice della Design Week che, anche quest’anno, nella settimana dal 7 al 13 aprile, ha attirato a Milano un’autentica folla. [...]

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Passato, presente e futuro, arte come espressione della filosofia stilistica e design in evoluzione. Sono le tematiche trattate e celebrate dalle installazioni e dagli eventi di alcune Case automobilistiche nella grande e suggestiva cornice della Design Week che, anche quest’anno, nella settimana dal 7 al 13 aprile, ha attirato a Milano un’autentica folla. Mostre d’arte, esperienze multisensoriali o novità di prodotto, sempre con il design a fare da protagonista. Eccone alcune:

Range Rover, la storia ispira ancora
L’installazione che Range Rover, oggi brand di punta della nuova JLR, ha allestito in piazza Belgioioso celebrava il legame tra passato e futuro in un’ottica particolare. Due ambientazioni, realizzate in collaborazione con NUOVA, studio di design californiano, hanno infatti fatto da sfondo a due auto che rappresentano l’inizio e il punto d’arrivo della storia dell’auto simbolo Range Rover. Denominatore comune, il colore: nella prima sala, in un’ambientazione ispirata agli anni ’70 in cui non è stata trascurata nessuna esperienza sensoriale – dalle luci alle musiche di sottofondo, all’arredamento in legno e marmo di Carrara fino agli stimoli olfattivi creati con le essenze del brand Aeir – campeggiava il primo esemplare preserie di Range Rover, verniciato nel classico Olive Green. La stessa tinta, reinterpretata in chiave moderna, dell’esemplare di Range Rover Autobiography 2025 esposto al centro della seconda sala, in uno scenario più metafisico, fatto di colonne e pietre bianche. Anche qui, ad accompagnarla, la fragranza Wet Stone e melodie dedicate.

Kia, viaggio nell’animo umano
Negli ultimi anni Kia ci ha abituati a percorsi che esplorano temi come la multiculturalità, riassunta nella sua attuale filosofia stilistica “Opposites United”. La Casa ha allestito una doppia esposizione: una intitolata “Transcend Journey”, presso gli East End Studios in via Mecenate, dove sono state esposte le concept EV2 – anticipazione del prossimo B-SUV elettrico della famiglia EV – e WKNDR, interpretazione avventurosa del nuovo veicolo professionale elettrico PV5, descritti e illustrati dal responsabile del design Karim Habib. L’altra mostra, Opposites United: Eclipse of Perceptions, ospitata nelle sale del Museo della Permanente di Milano, ha riunito quattro opere degli artisti Philippe Parreno e A.A. Murakami. Due di queste, The Cave e Beyond The Horizon, entrambe di Murakami, hanno offerto visioni di particolare suggestione: la prima mostrava uno scenario composto da acque ferme e luce rossa su cui si muovevano braccia robotiche a simboleggiare la spinta creativa dell’animo umano; la seconda enormi bolle generate nel buio di un’immensa parete.

Omoda 9, personalità crescente
Più pragmatico, senza ambizioni artistiche ma con una precisa filosofia applicata allo sviluppo della brand identity, il nuovo modello presentato in via Tortona da Omoda, marchio che, insieme a Jaecoo, ha accompagnato lo sbarco in Europa del gigante cinese Chery. Il nuovo modello si chiama Omoda 9 e mostra in che direzione va l’evoluzione di questo marchio, nato con l’obiettivo di creare suggestioni fashion e high-tech, in segmenti superiori a quello della pioniera Omoda 5. SUV di taglia large, Omoda 9 mostra una progressiva maturazione dello stile, che dà meno enfasi alla vistosa e caratteristica griglia di Omoda 5, annegandola in un frontale che esalta, come una firma luminosa fatta di linee orizzontali e verticali, un’imponenza con qualcosa di aristocratico e al tempo stesso rassicurante. Non è tutto: le proporzioni sono state definite prendendo a riferimento la sezione aurea, e curando l’aerodinamica per garantire comfort ed efficienza. Grande attenzione anche all’esperienza di vita a bordo, non solo nelle linee e nei rivestimenti, ma anche nell’interfaccia con comandi tattili anche sul volante e un grande display da 24,9”, oltre a un impianto audio Sony dedicato.

Zeekr, il senso della connessione
Anche Zeekr, uno dei marchi più interessanti nel ricco portafoglio del colosso Geely – a cui appartengono anche Lotus e Volvo – ha voluto unire uno sguardo sul futuro del prodotto all’arte intesa come stimolazione dei sensi. Insieme alla stessa Lotus e ad altri marchi di moda, arredamento e pelletteria (Konzepthaus, Leonhard Kurz, Royal Smit & Zoon), ha animato il Phid Hub di via Tortona con una serie di conferenze e iniziative. Lato prodotto, l’attrazione principale esposta in strada è stata la Mix, monovolume elettrica versatile e dal design futuribile, con soluzioni come le portiere ad armadio senza montante centrale e i sedili rotanti. Presentata a Pechino nell’aprile 2024, è un mezzo di collegamento a lungo raggio, connesso digitalmente ma anche pensato per favorire l’interazione tra gli occupanti. Lo stesso concetto, espresso nella mostra allestita in primo piano e intitolata appunto The Art of Connection, ha avuto per protagonista una doppia installazione dinamica rappresentata da due pareti su cui erano proiettate composizioni luminose in grado di reagire al movimento delle mani del visitatore. Intorno ad esse, il modello in scala 1:4 di una concept car realizzata da un gruppo di studenti di design, a metà tra un veicolo spaziale e una monoposto sportiva, accompagnato da alcuni oggetti in scala reale, tra cui il particolare volante dell’auto, uno zaino e un giubbetto impermeabile.

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MERCEDES VISION V, VIAGGIO IN PRIMA CLASSE https://autodesignmagazine.com/2025/04/mercedes-vision-v-viaggio-in-prima-classe/ Wed, 23 Apr 2025 12:10:36 +0000 https://autodesignmagazine.com/?p=69844 Una showcar per celebrare un nuovo inizio. Mercedes-Benz ha presentato al Salone d Shanghai la Vision V, van di lusso pensato per offrire il massimo comfort possibile. A partire dal 2026, l'introduzione della Van Electric Architecture (VAN.EA), modulare, flessibile e scalabile, darà inizio a una nuova era. La nuova piattaforma permette di ridefinire [...]

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Una showcar per celebrare un nuovo inizio. Mercedes-Benz ha presentato al Salone d Shanghai la Vision V, van di lusso pensato per offrire il massimo comfort possibile. A partire dal 2026, l’introduzione della Van Electric Architecture (VAN.EA), modulare, flessibile e scalabile, darà inizio a una nuova era. La nuova piattaforma permette di ridefinire il conetto di van per uso privato e lo porta nel segmento lusso, con un’attenzione particolare alla cosiddetta “Private Lounge”. La futura gamma di modelli spazierà dai pratici van per famiglie del segmento base alle esclusive navette per VIP, fino a lussuose limousine con un’enorme quantità di spazio, ciascuna in linea con le diverse esigenze dei clienti.

La Vision V offre un’anticipazione della versione top di gamma, dimostrando la visione di Mercedes-Benz Vans di combinare ampi spazi con la massima esclusività e un’esperienza digitale coinvolgente senza precedenti. La Vision V è una lussuosa ed elegante limousine con autista che permette di coccolarsi in un mondo di comfort completamente nuovo. Elementi artigianali analogici si fondono con un’esperienza d’uso coinvolgente per creare un’esperienza olistica con un effetto avvolgente. Gli esterni sportivi ed eleganti sottolineano il design iconico ed evidenziano allo stesso tempo dinamismo e status. «I van di Mercedes-Benz sono stati un’icona per decenni. Con la Vision V prendiamo questa eredità e la trasformiamo in un contesto completamente nuovo di trasporto di lusso high end. Questa show car incarna la perfetta armonia tra lusso e design di un furgone, stabilendo un nuovo punto di riferimento per il futuro», ha dichiarato Gorden Wagener, Chief Design Officer di Mercedes-Benz AG.

L’ampia porta ad apertura automatica sul lato destro e la pedana retrattile illuminata assicurano il comfort e un facile accesso alla lussuosa zona lounge posteriore. Una parete di vetro intelligente e commutabile separa la ‘Private Lounge’ dalla zona di guida. Se lo si desidera, il vetro può essere cambiato da trasparente a opaco, completamente o in sezioni. L’area di seduta ‘Private Lounge’ è eccezionalmente spaziosa. Questo ambiente confortevole trasmette una sensazione di spazio e libertà senza precedenti, oltre che di sicurezza e quiete.  La pelle Nappa bianco cristallo e la seta bianca scintillante contrastano con i grandi elementi decorativi in radica a poro aperto. Simili a una credenza esclusiva, le vetrinette sono incastonate nelle finiture in legno scuro lungo le pareti laterali, incorniciate da strisce di alluminio lucido. Le sedute di prima classe ricordano eleganti poltrone lounge e poggiano su basi in alluminio lucido. Realizzate con cuscini tubolari altamente flessibili, hanno un design futuristico unico. Uno dei punti di forza dell’area di seduta ‘Private Lounge’ è lo schermo cinematografico a scomparsa da 65 pollici – con funzioni di split-screen – situato sotto il pavimento. Non appena i passeggeri sono all’interno e le portiere sono chiuse, lo schermo si solleva come per magia da una console progettata con legno di radica e pelle Nappa.

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RENAULT INAUGURA UN NUOVO CENTRO STILE IN INDIA https://autodesignmagazine.com/2025/04/renault-inaugura-un-nuovo-centro-stile-in-india/ Wed, 23 Apr 2025 09:46:56 +0000 https://autodesignmagazine.com/?p=69820 Il Gruppo Renault ha acquisito il restante 51% dello stabilimento di Chennai, in India, appartenente al partner Nissan e ha inaugurato il più grande centro di design al di fuori della Francia. L’apertura di questo centro di design, che segna una svolta importante per Renault in India, rientra nella nuova strategia della brand [...]

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Il Gruppo Renault ha acquisito il restante 51% dello stabilimento di Chennai, in India, appartenente al partner Nissan e ha inaugurato il più grande centro di design al di fuori della Francia. L’apertura di questo centro di design, che segna una svolta importante per Renault in India, rientra nella nuova strategia della brand per l’espansione sul mercato indiano. «Poter contare su uno studio di design dedicato è fondamentale per comprendere le sfumature del mercato, ascoltarne le esigenze e costruire basandosi sulle proprie forze», ha dichiarato Laurens van den Acker, Chief Design Officer del Gruppo Renault.

Dopo una considerevole trasformazione, ora il Renault Design Centre Chennai si sviluppa su 1.500 m² ed è dotato delle tecnologie più avanzate, creando un ambiente all’avanguardia per l’innovazione e la creatività. Uno degli spazi di progettazione più tecnologicamente avanzati che Renault offre oggi. Al centro dell’inaugurazione del Renault Design Centre Chennai c’è renault. rethink, scultura al tempo stesso concettuale e high-tech che incarna la trasformazione e l’impegno di Renault in India.

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AUDI A6 AVANT: AMMIRAGLIA DA FAMIGLIA https://autodesignmagazine.com/2025/04/audi-a6-avant-ammiraglia-da-famiglia/ Fri, 18 Apr 2025 13:53:24 +0000 https://autodesignmagazine.com/?p=69738 Audi rinnova la sua station wagon per antonomasia: la A6 Avant. E lo fa evolvendo un concetto noto che però, per questa sesta generazione, fa un considerevole passo avanti. Prima di tutto a livello di dimensioni. Il corpo vettura cresce di ben 6 centimetri e arriva a 4,99 metri. L'auto aumenta anche in [...]

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Audi rinnova la sua station wagon per antonomasia: la A6 Avant. E lo fa evolvendo un concetto noto che però, per questa sesta generazione, fa un considerevole passo avanti. Prima di tutto a livello di dimensioni. Il corpo vettura cresce di ben 6 centimetri e arriva a 4,99 metri. L’auto aumenta anche in larghezza e in altezza risultando così più grande e, allo stesso tempo, più slanciata. Oggi più che mai la famigliare tedesca, che nasce sulla nuova piattaforma PPC, adotta un design figlio della funzionalità. Ogni forma e ogni superficie sono state definite per la massima efficienza aerodinamica. Così, la nuova A6 Avant, vanta un Cx di soli 0,25, che è il valore più basso di sempre per una station wagon della Casa dei 4 Anelli.

Sul frontale compare una nuova interpretazione estetica della mascherina single frame, che ora è più ampia e posizionata più in basso, arrivando a toccare il paraurti. La nuova A6 Avant adotta anche inediti proiettori Led Digital Matrix evoluti ai quali si affiancano gruppi ottici posteriori con tecnologia OLed 2.0: sono in grado di adattare la firma luminosa in base alle varie informazioni che riceve dalle altre auto sfruttando un collegamento cloud Car-to-X.

Salendo a bordo si scopre un abitacolo rinnovato all’interno del quale domina l’Audi Digital Stage, palcoscenico digitale che sfrutta 3 monitor: il virtual cockpit plus da 11″9 dietro al volante, il touchscreen ricurvo dedicato all’infotainment da 14″5 in posizione centrale e il display da 10″9 (con tecnologia touch anch’esso) piazzato davanti al posto del passeggero.

L’auto, disponibile sia a benzina sia turbodiesel, sfoggia una dinamica di guida raffinata che sfrutta la trazione integrale quattro, le quattro ruote sterzanti e l’assetto con sospensioni pneumatiche adattive. Questa iniezione di tecnologia si traduce in una marcia confortevole e precisa. L’auto è sempre stabile ed equilibrata, ma anche agile e piacevolmente reattiva.

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FERRARI COLLECTIBLES, L’ARTE DELLA MECCANICA https://autodesignmagazine.com/2025/04/ferrari-collectibles-larte-della-meccanica/ Fri, 18 Apr 2025 10:53:05 +0000 https://autodesignmagazine.com/?p=69719 Cosa accade quando alcune componenti di eccellenza ingegneristica si separano dal contesto originale per divenire esse stesse autonomi capolavori? Si scopre grazie a un’inedita iniziativa di Maranello, che reinterpreta in opere da collezione molteplici elementi tecnici essenziali (freni, scarichi o perfino interi propulsori) avulsi dalla prestazionale collocazione d’origine e fatti assurgere a singole [...]

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Cosa accade quando alcune componenti di eccellenza ingegneristica si separano dal contesto originale per divenire esse stesse autonomi capolavori? Si scopre grazie a un’inedita iniziativa di Maranello, che reinterpreta in opere da collezione molteplici elementi tecnici essenziali (freni, scarichi o perfino interi propulsori) avulsi dalla prestazionale collocazione d’origine e fatti assurgere a singole rappresentazioni estetiche. From speed to beauty, dalla bellezza alla velocità, recita la descrizione dell’iniziativa.

«Mi piace molto questo taglio» spiega Flavio Manzoni, direttore del design Ferrari. «Illustra bene il processo secondo cui concepiamo le nostre auto, partendo da necessità legate alle corse che poi, inevitabilmente, generano estetica. Come se la bellezza risultasse necessaria, ovvero diretta conseguenza delle esigenze aerodinamiche e funzionali: nulla, per noi, è slegato dalla razionalità del risultato. Si tratta di un concetto a cui tengo molto».  Forte di una formazione da architetto, Manzoni si inoltra poi nell’illustrare il rapporto fra i piccoli oggetti quotidiani e l’enorme immaginario dell’automobile, confermando intrinsecamente che le componenti meccaniche possano diventare degne d’esposizione.

Bisogna però trattarle come proposte creative: «Ognuna ha richiesto un’elaborazione specifica, anche semplicemente per immaginare un supporto fisico, visto che si tratta di parti sempre diverse e normalmente montate sulle auto. Per esempio, abbiamo fortemente desiderato l’introduzione di elementi trasparenti proprio per mettere in risalto il metallo». Qualcuno dei presenti, allora, nota come sorprenda la gradevolezza statica di elementi sempre immaginati ruotare a regimi elevatissimi, dunque qui totalmente decontestualizzati con successo. Forse proprio in tale singolare capacità di trasformazione, non scevra di una sorta di peculiarissima tensione al riciclo migliorativo, si cela la vera potente alchimia di questa collezione.

Di seguito l’elenco dei “collectibles”:
Motore di F1 tipo 048B, V10 3 litri aspirato da 790 CV a 16.300 giri/min, ha visto Ferrari a conquistare il suo nono campionato mondiale Costruttori nel 1999;
– Motore V12 di 6,3 litri montato sulla LaFerrari (2013), uno dei propulsori più importanti nei 78 anni di storia dell’azienda perché potenziato dal sistema HY-KERS. Questo pezzo unico, in particolare, proviene da un prototipo realizzato durante il processo di sviluppo della vettura;
– Albero a camme di una Ferrari F2003-GA, monoposto di Formula 1 che ha nel suo palmarès sette vittorie e due titoli mondiali con Michael Schumacher;
– Scarico del V8 da 2,4 litri aspirato della Ferrari F60, utilizzato nel campionato mondiale di Formula 1 del 2009 da Kimi Räikkönen;
– Albero motore della Ferrari F10, l’auto con la quale Fernando Alonso vinse al debutto in gara con la scuderia nel campionato mondiale di F1 del 2010;
– Un disco freno in fibra di carbonio di una Ferrari SF71H, guidata da Sebastian Vettel e Kimi Räikkönen nella stagione 2018;
– Una biella e un pistone della Ferrari F150° Italia del 2011 guidata da Fernando Alonso;
– Un pistone della Ferrari F2002, monoposto guidata con grande successo da Michael Schumacher e Rubens Barrichello.

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XPENG DEBUTTA IN ITALIA NEL TEMPIO DEL DESIGN https://autodesignmagazine.com/2025/04/xpeng-debutta-in-italia-nel-tempio-del-design/ Thu, 17 Apr 2025 18:01:51 +0000 https://autodesignmagazine.com/?p=69705 Xpeng, azienda cinese tra i leader nel settore high-tech ha scelto l'iconica Milano Design Week 2025 come palcoscenico per la sua anteprima sul mercato italiano. La società progetta, sviluppa, produce e commercializza veicoli elettrici intelligenti AI based per il mercato globale e i suoi modelli sono disegnanti con ampio utilizzo di intelligenza artificiale [...]

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Xpeng, azienda cinese tra i leader nel settore high-tech ha scelto l’iconica Milano Design Week 2025 come palcoscenico per la sua anteprima sul mercato italiano. La società progetta, sviluppa, produce e commercializza veicoli elettrici intelligenti AI based per il mercato globale e i suoi modelli sono disegnanti con ampio utilizzo di intelligenza artificiale sotto il controllo dei designer guidati da JuanMa Lopez, Vice President Design Center Xpeng.

L’ADI Design Museum di Milano è stato scelto come luogo per ospitare “XPENG: #FUTUREMOBILITY”, una mostra per scoprire le soluzioni d’avanguardia di un brand che coniuga robotica, intelligenza artificiale e design futuristico. Protagoniste dell’esposizione la EV P7+, prima vettura al mondo disegnata dall’Intelligenza Artificiale, l’auto elettrica volante Aeroth X2 e il robot umanoide IRON, all’avanguardia nell’integrazione tra intelligenza artificiale e movimento biomimetico. «Siamo onorati di presentare Xpeng in Italia durante la Milano Design Week in una cornice prestigiosa come quella dell’ADI Design Museum», ha aggiunto JuanMa Lopez, che ha lavorato anche in Lamborghini, Audi e Ferrari. «Non potevamo scegliere contesto migliore per un Paese con una tradizione automobilistica così ricca e una cultura che ha elevato il design a forma d’arte. La nostra filosofia progettuale è esplicita: creare auto che esprimano il nostro know-how attraverso la perfetta unione tra estetica e funzionalità in ogni aspetto».

Ad attrarre maggiormente lo sguardo è la P7+. Secondo quanto dichiarato questa ammiraglia ridefinisce la mobilità elettrica evolvendosi da semplice veicolo a ecosistema intelligente adattivo. I suoi sistemi di IA avanzata apprendono dalle interazioni quotidiane, decifrando abitudini di guida e preferenze per creare un ambiente di guida personalizzato che si modella intorno alle esigenze specifiche di ogni conducente. L’architettura cognitiva del veicolo anticipa le esigenze dell’automobilista, mentre l’interfaccia si riorganizza dinamicamente in base al contesto, offrendo informazioni rilevanti al momento giusto.

Con oltre 5 metri di lunghezza P7+ ha linee fluide, aerodinamiche ed eleganti. Il linguaggio formale e dinamico è sottolineato da accenti muscolari sui due lati del cofano anteriore e sulle fiancate posteriori, senza venire meno a quell’equilibrio minimalista e quegli stilemi che, soprattutto nel frontale, ne sottolineano l’impronta avveniristica. È una tecnologia che si pone genuinamente al servizio del guidatore, trasformando ogni viaggio in un’esperienza confortevole, intuitiva e gratificante che comprende davvero chi si trova al volante. La P7+ integra in maniera trasversale la tecnologia IA avanzata nel telaio, nel gruppo propulsore, nel sistema di guida, nell’abitacolo smart e nella AI Hawkeye Visual Solution, rendendo la guida intelligente una caratteristica essenziale dell’esperienza di mobilità di oggi e domani. Esprime la perfetta sintesi tra stile, tecnologia avanzata e mobilità elettrica. Il cuore tecnologico della P7+ è rappresentato dalla rivoluzionaria XPENG AI Hawkeye Visual Solution, soluzione visiva ad “occhio di falco” che si distingue per le due telecamere da 8M (anteriore e posteriore), radar a onde millimetriche e radar a ultrasuoni, offrono prestazioni di guida intelligenti paragonabili a sistemi LiDAR.

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LEAPMOTOR C10, AMBIZIONI CONCRETE https://autodesignmagazine.com/2025/04/leapmotor-c10-ambizioni-concrete/ Thu, 17 Apr 2025 17:02:38 +0000 https://autodesignmagazine.com/?p=69689 Lanciata alla fine del 2024 nella versione totalmente elettrica e da poco anche in quella ad autonomia estesa, con un motore a benzina che funge da generatore, la Leapmotor C10 è al momento la vera ambasciatrice del marchio cinese sbarcato in Italia e in Europa grazie alla partnership con Stellantis. Se infatti l’altro [...]

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Lanciata alla fine del 2024 nella versione totalmente elettrica e da poco anche in quella ad autonomia estesa, con un motore a benzina che funge da generatore, la Leapmotor C10 è al momento la vera ambasciatrice del marchio cinese sbarcato in Italia e in Europa grazie alla partnership con Stellantis. Se infatti l’altro modello a listino, la citycar elettrica T03, può farlo percepire come un brand popolare, con la C10 il costruttore mette in campo uno stile asciutto ma di livello, che tradisce l’ispirazione agli outsider del mercato premium come Tesla, pur con prezzi di partenza inferiori ai 40 mila euro.

Le forme sono regolari e semplici, senza particolari movimenti sulle fiancate né alle estremità, dove troviamo un disegno “a mascherina”, fanalerie a sviluppo orizzontale unite da un profilo scuro all’anteriore e da un fascione a tutta larghezza al posteriore, poco ingombranti per lasciare intatte le superfici piene e pulite e trasmettere una sensazione di solidità.

Tuttavia, è all’interno che si percepisce meglio la ricerca dello status di lusso tecnologico. La plancia adotta linee orizzontali dritte e ininterrotte, dominata da due display e dalla totale assenza di comandi fisici, escluse le levette al volante e alcuni tasti posizionati sopra di esso. I rivestimenti morbidi e curati spaziano dal tessuto alla pelle ecologica fino alla plastica soft-touch con un interessante effetto satinato. Ampio lo spazio posteriore, garantito da lunghezza e passo generosi (4,74 e 2,83 metri rispettivamente) e da un pavimento piatto, privo di ingombri, che rende la zona posteriore davvero accogliente, oltre che luminosa grazie al grande tetto panoramico.

L’esperienza di guida è rilassante, anche se la ricerca esasperata dell’high tech non sempre va d’accordo con la praticità. Alcuni comandi elementari – come, ad esempio, la regolazione dei retrovisori – devono essere impartiti attraverso il menù del display centrale, in modo meno immediato rispetto alle nostre abitudini.

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PIRELLI, IL DESIGN DELLA SOSTENIBILITA’ https://autodesignmagazine.com/2025/04/pirelli-sustainability-design/ Thu, 17 Apr 2025 16:33:13 +0000 https://autodesignmagazine.com/?p=69664 Pirelli ha adottato un modello di sviluppo che applica la ricerca scientifica per creare soluzioni a basso impatto ambientale. L'azienda milanese investe risorse considerevoli nella sperimentazione di materie prime alternative, come lolla di riso, lignina e nerofumo riciclato, con l'obiettivo strategico di ridurre progressivamente l'utilizzo di materiali derivanti da fonti fossili. La strategia [...]

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Pirelli ha adottato un modello di sviluppo che applica la ricerca scientifica per creare soluzioni a basso impatto ambientale. L’azienda milanese investe risorse considerevoli nella sperimentazione di materie prime alternative, come lolla di riso, lignina e nerofumo riciclato, con l’obiettivo strategico di ridurre progressivamente l’utilizzo di materiali derivanti da fonti fossili. La strategia Eco&Safety Design, presentata durante la Milano Design Week, mostra in questo senso i risultati integrando tecnologie digitali avanzate e simulazioni sofisticate per garantire che ciascun prodotto rispetti elevati standard di sicurezza e sostenibilità ambientale lungo l’intero ciclo di vita.

Il nuovo pneumatico P Zero E rappresenta una significativa evoluzione nel settore, dimostrando come innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale possano procedere efficacemente sulla stessa traiettoria. Progettato specificamente per i veicoli elettrici, questo pneumatico incarna la strategia di Pirelli orientata verso una mobilità più sostenibile senza compromettere le prestazioni. La realizzazione del P Zero E ha beneficiato dell’implementazione dell’intelligenza artificiale nel processo di sviluppo. Attraverso sofisticate simulazioni di guida, i tecnici Pirelli hanno potuto analizzare e prevedere il comportamento dello pneumatico in condizioni reali prima di procedere alla fase produttiva. Un approccio che ha consentito un’ottimizzazione significativa delle risorse, riducendo tempi di sviluppo, utilizzo di materiali e costi complessivi. La composizione della mescola rappresenta un altro elemento distintivo: il 55% dei materiali utilizzati proviene da fonti naturali o riciclate, un risultato notevole per un prodotto che mantiene la certificazione UHP (Ultra High Performance). Questa formulazione innovativa contribuisce a una sostanziale riduzione delle emissioni di CO₂ e limita il ricorso a materiali derivati da fonti fossili. La tecnologia RunForward garantisce la possibilità di proseguire la marcia anche in caso di foratura, preservando la stabilità del veicolo e incrementando la sicurezza complessiva.

La direzione intrapresa da Pirelli stabilisce nuovi parametri per l’avanzamento del settore pneumatici verso metodologie produttive a minor impatto ambientale, senza rinunciare alle prestazioni. L’impiego di materiali innovativi e l’integrazione di avanzati sistemi di simulazione sono già una componente strategica per l’intera industria automobilistica.

Testo di Tommaso Marcoli

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RICORDANDO MARIO FAVILLA https://autodesignmagazine.com/2025/04/ricordando-mario-favilla/ Thu, 17 Apr 2025 15:51:06 +0000 https://autodesignmagazine.com/?p=69655 Ci ha lasciati Mario Favilla, un amico e un gentiluomo del car design. Appena appresa la notizia abbiamo sfogliato non senza tristezza alcuni numeri di Auto&Design di molti anni fa, ritrovando le immagini di lui al Centro Stile Alfa Romeo dove aveva lavorato per quarant’anni, fino a diventare responsabile dell’Advanced Design del marchio. [...]

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Ci ha lasciati Mario Favilla, un amico e un gentiluomo del car design. Appena appresa la notizia abbiamo sfogliato non senza tristezza alcuni numeri di Auto&Design di molti anni fa, ritrovando le immagini di lui al Centro Stile Alfa Romeo dove aveva lavorato per quarant’anni, fino a diventare responsabile dell’Advanced Design del marchio. Anni che lo hanno visto a fianco di creativi del calibro di Ermanno Cressoni, Carlo Giavazzi e in particolare di Walter de Silva, l’amico di sempre.

Mario Favilla

Di de Silva (nella foto sopra), Favilla divenne il braccio destro nel rilancio di Centro Stile di Arese, trasformatosi negli Anni Novanta da retrovia dello stile del Gruppo Fiat a laboratorio di creatività in cui la passione e l’orgoglio per il marchio, portato avanti da un piccolo team coeso e determinato, hanno conosciuto pochi eguali nella storia del car design. Un ambiente che ha saputo anche far crescere giovani talenti, tra cui Wolfgand Egger, Simona Falcinella, Filippo Perini, Alessandro Dambrosio, Alessandro Maccolini, per citarne alcuni.

Ai giovani e alla loro formazione Mario Favilla ha dedicato il suo tempo ed esperienza. È stato uno degli ideatori del Master universitario in Transportation & Automobile Design del Politecnico di Milano, diventandone vicedirettore e coordinatore del laboratorio di Car Design.

Mario Favilla

Walter de Silva oggi si rivolge così l’amico che non c’è più: «Abbiamo adottato e valorizzato, con lo stesso incondizionato amore per Alfa Romeo, modelli pensati da altri stilisti, 164,155, Spider e Gtv […] Il nuovo Centro Stile Alfa Romeo di Arese, funzionale, bello in ogni dettaglio, guidato con la nostra stessa passione da Carlo Giavazzi (nome d’arte “Javes”) e composto da una squadra garibaldina, giovanissima, piena di entusiasmo …Poi l’esposizione “La Bellezza Necessaria” a Barcellona, la Proteo con le congratulazioni di Gianni Agnelli, la Nuvola che piacque moltissimo all‘Avvocato Montezemolo… E ancora, la 156 e la 147, entrambe Car of the Year… La 166, e le tue folgoranti caricature, i tuoi dipinti di porte e finestre di case toscane e delle marine intorno alla tua Livorno, ma soprattutto i tuoi scherzi e non ultimo il tuo saper farti amare da tutti».

Per il ventesimo anniversario di Auto&Design, ormai un quarto di secolo fa, Favilla era venuto personalmente in redazione per consegnarci un regalo realizzato dal team di Arese: un modello in clay di una sezione del frontale della 166 con il mitico scudetto Alfa Romeo, che a tutt’oggi accoglie chi viene a farci visita. E ci ricorda sempre la sua simpatia e gentilezza. Grazie Mario.

Mario Favilla

Mario Favilla insieme a Fausto Brevi, direttore del Master in Transportation & Automobile Design del Politecnico di Milano

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